La storia

Tracciare una linea definita fra poesia e tecnica è impossibile. La realtà tangibile della competenza enologica e agronomica si mescola indissolubilmente alla bellezza e alle emozioni che questa terra ci dona attraverso i suoi colori e i suoi profumi, dando vita alla nostra visione aziendale.

Il logo dell’azienda è rappresentato da un’antica testa di argilla di origine etrusca, raffigurante il Dio Dioniso, risalente al IV secolo a.c., rinvenuta nei pressi di Volterra ed oggi appartenente a Eric Albada Jelgersma. Dio della vegetazione e del vino, in particolare legato alla linfa vitale primogenita del cosmo e alla liberazione dei sensi, è la rappresentazione perfetta di ciò che desideriamo trasmettere con i nostri vini.

Il nome Caiarossa viene coniato per rendere omaggio ai terreni che si caratterizzano per la presenza di diaspro, rocce e ghiaia dal colore rosso intenso. Un nome di fantasia che trae ispirazione da Gaia, madre di tutti gli dei dell’olimpo, dea della fertilità e della natura, identificata con la terra stessa.

La nostra storia inizia nel 1998, sposando da subito i principi dell’ agricoltura biodinamica per la coltivazione dei vigneti e quelli della geodinamica e della disciplina orientale del Feng Shui, per il progetto della cantina. Ma è nel 2004, anno in cui diventa di proprietà di Eric Albada Jelgersma, che Caiarossa entra nel mondo dei vini di qualità, grazie all’esperienza ultradecennale che questa famiglia aveva acquisito con i due Grands Crus Classés in Margaux, Bordeaux, Château Giscours e Château du Tertre.